La cornice all’inferno senza il tortello

La serie C & CO sabato scorso si è presentata quasi al completo (senza l’innominabile in primis…) al passo del Giogo.

Si parte in direzione passo della Colla su strada forestale tranquilla e suggestiva fino a Capanna Marcone. Sentiero spettacolare in discesa che ci porta fino a guadare il Rovigo (nota negativa i solchi lasciati dalle moto). Risalita su strada asfaltata fino al Passo della Sambuca con un problema tecnico a Claudio (il CO. Fiorentino aggregatosi a noi … povero lui….) che piega il forcellino del cambio. Al passo foto di rito e poi crinale su sentiero (si può dire strada) fino ad arrivare a Poggio Roncaccio con bellissimi scorci sulle due vallate (Giogo e Palazzuolo). Poi discesa tecnica, a tratti su lastroni di pietra, ma non difficilissima fino a Casetta di Tiara. Ancora discesa e imbocco del sentiero che porta a Moscheta passando per la Valle dell’Inferno. E di inferno vero si tratta perché bisogna spingere la bici e prenderla in spalla per lunghi tratti intervallati da single track sull’orlo del precipizio nel torrente sottostante. Da ricordare la citazione del farmacista nella precedente uscita al Tronale (“incorniciami la foto perchè quassù non mi ci rivedete…”) … ecco in questo caso calza proprio a pennello. Arrivati a Moscheta sosta con ristoro e rifornimento d’acqua. Passano dei vassoi di tortelli e di fiorentine con un profumino, ma noi non possiamo… (sigh sigh) perché dobbiamo ancora affrontare la salita lunga e dura che ci riporta fino a Monte Pratone di nuovo sulla strada forestale percorsa la mattina in senso inverso. Infine rientro con finale amaro perché vista l’ora il tanto sudato e pregustato tortello non ci tocca (sigh sigh alla seconda). Il finale è stato negativo, comunque la giornata rimane da incorniciare (questa volta non nel senso del farmacista…) per il bel giro (escludendo la valle dell’inferno) e la piacevole compagnia.